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WhatsApp Rivoluziona la Privacy con “Private Processing”

Grandi novità in arrivo per la messaggistica istantanea! Meta ha annunciato l’introduzione di “Private Processing” su WhatsApp, una funzione innovativa pensata per elevare la riservatezza delle interazioni con Meta AI.

Questa implementazione, totalmente facoltativa e in arrivo nelle prossime settimane, mira a proteggere la confidenzialità delle conversazioni, assicurando che né Meta, né WhatsApp, né tantomeno terzi possano accedere ai contenuti scambiati durante l’utilizzo di questa modalità protetta.

Secondo le dichiarazioni dell’azienda, “Private Processing” abiliterà gli utenti a inviare specifiche richieste all’intelligenza artificiale per diverse elaborazioni, come la creazione di riassunti di chat. Analizziamo più nel dettaglio il funzionamento di questa nuova tecnologia.

Come Funziona “Private Processing” nel Cloud di WhatsApp

Un elemento chiave di “Private Processing” risiede nella gestione scrupolosa dei dati: il sistema, una volta completata l’elaborazione richiesta, non conserverà alcuna traccia dei messaggi degli utenti.

Questa scelta strategica punta a prevenire potenziali accessi non autorizzati da parte di cybercriminali che potrebbero compromettere il sistema in futuro.

L’obiettivo primario di Meta è chiaro: fortificare la robustezza del sistema contro attacchi mirati, rendendo necessario un’intrusione più vasta e complessa per ottenere informazioni.

Trasparenza e Sicurezza al Centro di “Private Processing”

Parallelamente, Meta sottolinea l’importanza cruciale della trasparenza e della verificabilità. L’azienda si impegna a rendere il funzionamento di “Private Processing” soggetto a verifiche indipendenti, con lo scopo di convalidare le promesse di privacy e sicurezza offerte agli utenti.

In linea con questo approccio orientato alla sicurezza, “Private Processing” è stato integrato nel programma di bug bounty di Meta, incentivando la comunità di esperti a individuare e segnalare eventuali punti deboli. Inoltre, è prevista la pubblicazione di un documento tecnico dettagliato sull’architettura di sicurezza del sistema in prossimità del lancio ufficiale.

Analogia con Apple Private Cloud Compute e Differenze Chiave

L’architettura delineata da Meta per “Private Processing” presenta delle somiglianze con il sistema “Private Cloud Compute” (PCC) di Apple.

Analogamente all’approccio adottato dall’azienda di Cupertino, Meta prevede di indirizzare le richieste di “Private Processing” attraverso un fornitore terzo per OHTTP, un protocollo specificamente progettato per mascherare gli indirizzi IP degli utenti, aggiungendo un ulteriore livello di anonimato.

Tuttavia, come evidenziato da Wired, emerge una differenza sostanziale: tutte le richieste di intelligenza artificiale su WhatsApp saranno gestite sui server di Meta, e l’attivazione di “Private Processing” sarà una scelta esplicita dell’utente.

Al contrario, Apple privilegia l’elaborazione AI direttamente sul dispositivo, ricorrendo al PCC solo quando le richieste vengono inoltrate ai propri server. Questa diversa impostazione riflette filosofie distinte in termini di gestione dei dati personali e di bilanciamento tra elaborazione locale e cloud computing.

Salvatore L.

Avvicinatosi al mondo videoludico grazie ad un Commodore64 alimentando in se la curiosità per il mondo Hi-Tech in particolar modo per tutto ciò che riguarda l' Hardware di un Computer. Dopo anni di collaborazioni con vari blog informatici Italiani nel 2012 apre il sito Hardware Mind.

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